Sword Art Online – un VRMMORPG può rubarti la vita!
Giappone, 2022. Kazuto Kirigaya si stende sul letto infilandosi prima il suo Nevergear, casco neuro sensoriale che lo trasporterà all’interno del primo VRMMORPG (Virtual Reality MMORPG) al mondo completamente virtuale in cui il giocatore non avrà bisogno di periferiche per giocare ma soltanto della sua mente. Kazuto, in arte “Kirito” in game, è tra i 10000 fortunati possessori nel videogioco e, dopo il login e il caricamento, si ritrova ad Aincard, enorme mondo fluttuante che fa da base e mappa di gioco. Però, dopo una sessione di training con un’altra persona conosciuta nel mondo virtuale, Kirito scopre che dal menù opzioni del programma manca il tasto di logout dal gioco, rendendo tutti i presenti praticamente intrappolati ad Aincard. Forse un bug di programmazione, forse qualcosa di molto più oscuro e tremendo…
Aincard, ossia il sogno di ogni videogiocatore!
La realtà virtuale è da sempre il sogno di ogni videogiocatore che si rispetti. Abbandonare i classici controlli ed “entrare” realmente nel gioco è ciò che oggi separa il classico divertimento vecchio stampo fatto di joypad e televisori o monitor dal trovarsi catapultati in prima persona nel mondo in cui creiamo il nostro alter ego. Anche se con significative differenze dal futuristico Nevergear presente in SAO, oggi esistono dei progetti che potremmo considerare i pionieri della realtà virtuale; parlo ovviamente dell’Oculus, prodotto inventato e cresciuto come un progetto di Kickstarter, noto sito di raccolta fondi per i progetti più disparati, che ci darà la possibilità di vivere in prima persona i nostri videogiochi preferiti. Un piccolo grande passo verso il Nevergear forse.
SAO infatti non è altro che un classico MMORPG ai quali siamo abituati oggi. Ci si crea un personaggio, si decide la classe, le professioni, le caratteristiche e le sembianze fisiche e poi si viene lanciati nelle avventure ad Aicard, un po’ come avviene su Azeroth per World of Warcraft o su Tyria per Guild Wars 2, dove missioni, combattimenti e raccolta di materie prime la fanno da padrona. Troveremo quindi personaggi dedicati alla lotta, personaggi con la vocazione della cura o della magia, ma troveremo anche chi decide di abbandonare la parte “violenta” del gioco per dedicarsi alla costruzione di oggetti utili, di armi o equipaggiamenti o, perché no, dedicarsi esclusivamente alla pesca e al relax.
A leggerla così sembra il paradiso dei giocatori… e lo sarebbe se dietro a tutto non vi fosse una mente malata e vendicativa che ha elaborato tutto per le proprie manie di grandezza e per un incomprensibile odio verso gli esseri umani e la loro società.
E’ tutto finto ma sembra tutto vero!
Come ci si potrebbe aspettare da un videogioco così futuristico com’è Sword Art Online la grafica fa il possibile per farci immaginare come sarebbe trovarsi in questo meraviglioso mondo virtuale composto da paesaggi stupefacenti, creature strane e paurose ed ambientazioni a metà strada tra il medievale e il futuristico. I disegni sono sempre ottimi così come le animazioni. Personalmente ho trovato migliore e più ricercata la prima parte della vicenda divisa in due distinti filoni narrativi ma che ripropone, chi più chi meno, i medesimi personaggi. Le animazioni si attestano quasi sempre su buoni livelli enfatizzando i momenti di battaglia che, presenti in buon numero, portano allo svolgimento della storia.
Anche l’audio si attesta ad un buon livello anche se, a differenza di altre serie animate, presenta un accompagnamento musicale meno memorabile durante le varie puntate mentre propone due openning e due ending davvero memorabili.